Gli Zero Eq, un progetto romano nato intorno al 2004 ad opera di Phenix (Andrea) e IO (Gianluca) cui di recente si è aggiunto Tyler (Emiliano), dopo Bugged Karma del 2011 e qualche singolo, hanno da poco pubblicato un buon EP con il quale sperano di conquistare anche da noi il credito già ottenuto in questi anni all’estero, soprattutto negli Stati Uniti.
Provenienti da precedenti esperienze musicali, i nostri sono palesemente legati al sound new wave anni ’80 e non hanno mai nascosto l’aspirazione a farne una sorta di base di partenza per la creazione di uno stile che li rappresenti compiutamente. Di fatto la loro musica può essere definita un synth-pop elegante e di buon livello, sotto l’egida dei Depeche Mode ma senza epigonismo nè banale spirito imitativo.
Con testi niente affatto insignificanti, Fall contiene una manciata di brani più quattro remix ed è nel complesso un ascolto decisamente gradevole. Voci registrate aprono “Erase”, la prima traccia che poi entra nel vivo di un ritmo energico e trascinante: il pezzo è fra quelli che maggiormente ricorda i Depeche Mode con passaggi di synth veramente accattivanti. Subito dopo, “Never Let You In” è un delizioso esempio di new wave d’epoca, perfetto per suscitare malinconiche nostalgie, mentre “The Fall”, in cui il ritmo è più vivace, rimanda ammiccante al dancefloor. La bella “Negative Changes”, uscita anche come singolo, inonda l’atmosfera di ombre, ma sempre con la leggerezza che fu tipica del synth-pop sound anni ’80 ed infine “Inside My Head” sfodera, inattesa, un’incisiva chitarra e le sonorità scivolano di nuovo nell’’operazione nostalgia’.
Come si diceva, il disco si conclude con quattro remix, di cui va segnalato principalmente quello di “The Fall” a cura dei Retrogramme e “Enemy”, un loro singolo dell’anno scorso che, nel remix di Klonavenus, suona assai spumeggiante. Come è stato comunicato dagli interessati, Fall anticipa l’uscita di un full-length che, a questo punto, non ci resta che attendere.